Oggi per il fotovoltaico ci sono principalmente due incentivi per i privati: la detrazione IRPEF del 50 % (Bonus Ristrutturazioni), fino al 31 dicembre 2025, su una spesa massima di € 96.000, e le agevolazioni delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che includono tariffe incentivanti sull’energia e un contributo a fondo perduto del 40 % per i progetti in comuni sotto i 50.000 abitanti, prorogato fino al 30 novembre 2025.
A quanto ammontano gli oneri di connessione?
Il costo complessivo degli oneri di connessione per impianti residenziali è di 122 euro.
Quali sono le tempistiche di allaccio di un impianto?
Le tempistiche di allaccio di un impianto fotovoltaico variano in base all’iter (semplificato o ordinario) e alla potenza dell’impianto, con l’iter semplificato (fino a 100 kW o bt) che richiede circa 60 giorni lavorativi dalla richiesta, e l’iter ordinario che può arrivare fino a 60‑90 giorni o più a seconda della potenza e della complessità della connessione, come indicato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
La detrazione fiscale è cumulabile con il contributo GSE?
Si, la detrazione fiscale è cumulabile con l’incentivo della vendita dell’energia immessa in rete (Ritiro Dedicato).
Cos’è il ritiro dedicato?
Il Ritiro Dedicato consente al GSE di acquistare direttamente l’energia prodotta a un prezzo che può essere fisso (minimo garantito PMG) o variabile (andamento Pzo).
Come Avviene il Ritiro: Il GSE contabilizza l’energia immessa mensilmente e versa il corrispettivo economico sul conto del produttore.
Tempi di Pagamento e Contratti: I pagamenti avvengono entro 60 giorni dalla fatturazione, previa comunicazione tramite PEC.
Comunità energetica
Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’associazione di cittadini, attività commerciali, enti pubblici e privati che decidono di unirsi per produrre, consumare, immagazzinare e vendere energia elettrica da fonti rinnovabili, principalmente all’interno di un perimetro geografico limitato.
Come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile?
Il funzionamento di una CER si basa su alcuni principi chiave:
– Produzione di energia da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici o a biomassa, installati all’interno del perimetro della comunità.
– Condivisione dell’energia prodotta tra i membri della comunità, attraverso una rete elettrica locale.
– Possibilità per i membri di consumare direttamente l’energia prodotta, immagazzinarla in sistemi di accumulo o venderla alla rete elettrica nazionale.
– Gestione della comunità attraverso un’organizzazione senza scopo di lucro, che rappresenta gli interessi dei membri e coordina le attività.
Quali sono i vantaggi di una Comunità Energetica Rinnovabile?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili offrono numerosi vantaggi, sia per i singoli membri che per l’intera comunità:
– Riduzione delle bollette energetiche grazie all’autoconsumo di energia pulita.
– Maggiore consapevolezza e partecipazione dei cittadini nella transizione energetica.
– Creazione di posti di lavoro locali e sviluppo di competenze nel settore delle energie rinnovabili.
– Rafforzamento della coesione sociale e della collaborazione tra i membri della comunità.
– Riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni di gas serra.
Come posso partecipare a una Comunità Energetica Rinnovabile?
Se sei interessato a partecipare a una Comunità Energetica Rinnovabile, puoi:
– Contattare le autorità locali o le associazioni di categoria per informarti sulle iniziative già attive nella tua zona.
– Unire le forze con altri cittadini, attività commerciali o enti pubblici interessati a creare una nuova CER.
– Informarti sui requisiti e le procedure per aderire a una CER esistente o per costituirne una nuova.
– Valutare la possibilità di installare impianti di produzione di energia rinnovabile, come pannelli solari, sulla tua proprietà.
Per maggiori informazioni sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e su come partecipare, ti invitiamo a contattarci compilando uno dei form del sito o chiamandoci allo 049 22 133 78.
Colonnine auto elettriche
Posso caricare l’auto elettrica con i pannelli?
La carica dell’auto elettrica si può fare sia con pannelli che senza. Le ultime tecnologie consentono tramite strumenti di misurazione, di caricare l’auto elettrica solo nei momenti di esubero di energia che altrimenti sarebbe stata venduta in rete.
Fotovoltaico
Dove può essere installato un impianto fotovoltaico?
I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo).
La decisione deve essere presa in base all’esistenza sul sito d’installazione dei seguenti requisiti:
a. disponibilità di spazio necessario per installare i moduli;
b. corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli. Le condizioni ottimali per l’Italia sono:
– esposizione SUD (accettabile anche SUD‑EST, SUD‑OVEST, con ridotta perdita di produzione);
– inclinazione 20‑25°;
– assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento sui pannelli solari.
Ci occupiamo noi di verificare la fattibilità, attraverso una consulenza personalizzata e gratuita.
Quanti pannelli servono per la mia casa?
Attraverso un calcolo dei consumi e dello spazio a disposizione, andremo a valutare la quantità di pannelli necessaria.
In genere un impianto fotovoltaico domestico da 3 kWp richiede circa 30 m² e necessita di un numero variabile di moduli a seconda della potenza individuale dei pannelli (ad es. 330 W, 350 W ecc.).
A quanto ammontano gli oneri di connessione?
Il costo complessivo degli oneri di connessione per impianti residenziali è di 122 euro.
Quali sono le tempistiche di allaccio di un impianto?
Le tempistiche di allaccio di un impianto fotovoltaico variano in base all’iter (semplificato o ordinario) e alla potenza dell’impianto, con l’iter semplificato (fino a 100 kW o bt) che richiede circa 60 giorni lavorativi dalla richiesta, e l’iter ordinario che può arrivare fino a 60‑90 giorni o più a seconda della potenza e della complessità della connessione, come indicato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Quali sono le principali pratiche burocratiche per usufruire del fotovoltaico?
1. Autorizzazione comunale: L’installazione di un impianto fotovoltaico ricade in Edilizia Libera. Se il comune lo richiede per vincoli dell’immobile potrebbe essere necessaria una pratica paesaggistica semplice o ordinaria.
2. Richiesta di connessione al distributore: Una volta autorizzato l’impianto, presentiamo la richiesta di connessione al distributore di zona (es. E‑Distribuzione), per permettere l’allaccio alla rete elettrica.
3. Comunicazione al GSE per il Ritiro Dedicato: È la pratica necessaria per attivare il meccanismo di compensazione dell’energia immessa in rete. Compiliamo e presentiamo per te tutta la documentazione richiesta dal GSE, così puoi iniziare a ricevere il rimborso per l’energia prodotta in eccesso.
4. Registrazione sul portale ENEA: Per accedere alle agevolazioni fiscali è necessario registrare l’impianto sul portale ENEA. Anche questa fase è interamente gestita dal nostro team che fornirà copia di tutta la documentazione a fine progetto.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Grazie alle recenti innovazioni tecnologiche, il costo di installazione di un impianto fotovoltaico è notevolmente diminuito. Oggi è possibile installare un impianto fotovoltaico di qualità da 3 kWp con una spesa inferiore a € 5.900.
In quanti anni si ripaga?
Un impianto fotovoltaico domestico si ripaga mediamente in un periodo variabile, generalmente tra i 4 e gli 8 anni, ma a volte può scendere a 3‑5 anni. Il tempo di rientro dipende da fattori chiave come il costo iniziale dell’impianto, la possibilità di usufruire di incentivi statali, l’entità del risparmio in bolletta, il livello di autoconsumo e la presenza di un sistema di accumulo.
Quanto posso risparmiare in bolletta ogni anno?
Il risparmio annuale con un impianto fotovoltaico varia molto in base alla potenza dell’impianto, e ai consumi dell’abitazione, ma si può stimare un risparmio che va dal 50 % al 90 % dei costi. Questo calcolo dipende principalmente dal livello di autoconsumo (energia consumata direttamente dall’impianto) e dall’integrazione con un sistema di accumulo.
Che differenza c’è tra un impianto con e senza batterie di accumulo?
Un sistema fotovoltaico con accumulo ti permette di immagazzinare l’energia elettrica che produci durante il giorno e di utilizzarla durante la notte o quando c’è poca luce solare. Questo ti permette di ridurre la tua dipendenza dalla rete elettrica e di risparmiare denaro sulla bolletta elettrica.
Che garanzia hanno i pannelli e l’inverter?
I pannelli hanno 30 anni di garanzia sulla produzione. Alcuni componenti, come l’inverter e le batterie (se presenti), tendono a essere più soggetti a stress ed usura. In media, l’inverter e le batterie possono avere una durata di circa 10 anni.
Se va via la corrente, posso usare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico?
Per una questione normativa e di sicurezza NO, perché in caso di manutenzione sulla rete gli operatori devono essere certi che non ci siano impianti che immettano energia in rete quindi l’impianto smette di produrre automaticamente. In alternativa il sistema di backup consente alla batteria di poter erogare energia eventualmente immagazzinata all’interno del proprio circuito/impianto ma senza interagire con la rete esterna.
Quanta manutenzione serve?
Circa ogni due anni. Dipende se l’impianto è ubicato in zone particolarmente polverose o altro. La manutenzione ordinaria è fondamentale per preservare la durata dell’impianto. La manutenzione ha un impatto significativo sulla quantità di energia prodotta, e la revisione dei componenti elettronici. Spesso, la manutenzione periodica è un requisito per mantenere valida la garanzia dei prodotti.
Posso installarlo sul mio tetto?
L’installazione di un impianto fotovoltaico non richiede solitamente opere murarie significative. È sufficiente avere un tetto solido in grado di supportare il peso della struttura e dei moduli fotovoltaici. Tuttavia, il tetto deve essere anche sufficientemente ampio per ospitare il numero di pannelli solari necessari per coprire il tuo consumo energetico. Tipicamente, un impianto fotovoltaico domestico da 3 kWp richiede una superficie di circa 30 mq, ma questo può variare in base ai pannelli solari scelti. Eventuali ostacoli o ombreggiamenti possono essere gestiti attraverso l’uso di tecnologie di ottimizzazione, che consentono di massimizzare l’efficienza dell’impianto anche in presenza di condizioni sfavorevoli.
L’impianto fotovoltaico può essere installato ovunque?
Si tecnicamente si può fare ovunque ma a livello comunale ci possono essere delle zone sottoposte a vincolo paesistico e bisogna richiedere il parere della sovraintendenza prima di poter procedere all’installazione. Questo può comportare una semplice dilatazione dei tempi di realizzazione, in quanto servono indicativamente 90 giorni per ottenere il permesso di inizio lavori, oppure potrebbero esserci delle prescrizioni da parte degli organi competenti che richiedono delle specifiche particolari (come per esempio il colore dei pannelli per una miglior integrazione dell’impianto).
Posso fare ora l’impianto e montare la batteria di accumulo in un secondo momento?
Assolutamente sì: le batterie possono essere montate su impianti già realizzati, sia di recente installazione, sia di impianti installati anche con il conto energia.
Posso caricare l’auto elettrica con i pannelli?
La carica dell’auto elettrica si può fare sia con pannelli che senza. Le ultime tecnologie consentono tramite strumenti di misurazione, di caricare l’auto elettrica solo nei momenti di esubero di energia che altrimenti sarebbe stata venduta in rete.
C’è differenza tra impianto fotovoltaico e impianto solare termico?
Sì, c’è una differenza fondamentale tra impianto fotovoltaico e impianto solare termico.
L’impianto fotovoltaico converte la luce del sole in energia elettrica, che può essere utilizzata per alimentare la casa o l’azienda.
L’impianto solare termico, invece, sfrutta l’energia solare per riscaldare l’acqua, che può essere utilizzata per uso sanitario o per il riscaldamento.
I pannelli solari termici sono realizzati in materiali che assorbono il calore del sole e lo trasferiscono all’acqua.
In sintesi, la differenza principale è che l’impianto fotovoltaico produce energia elettrica, mentre l’impianto solare termico produce acqua calda.
È possibile fare il monitoraggio da remoto?
Si. Il monitoraggio remoto di un impianto fotovoltaico permette di controllare le prestazioni, la produzione energetica e lo stato di salute dei componenti (come l’inverter) in tempo reale, attraverso app e portali online collegati via Internet. Questo sistema, basato su hardware e software IoT, rileva automaticamente eventuali cali di rendimento o malfunzionamenti, inviando allerte e consentendo interventi tempestivi e anche la risoluzione dei problemi a distanza, riducendo le visite fisiche.
Ci sono rischi di incendio negli impianti fotovoltaici?
I rischi di incendio negli impianti fotovoltaici sono legati principalmente a guasti elettrici, come cortocircuiti e surriscaldamenti, causati da errori di installazione, difetti dei componenti (cablaggio, inverter) o dall’invecchiamento del sistema. La manutenzione, la pulizia regolare, l’uso di componenti di qualità e l’installazione professionale sono essenziali per mitigare questi rischi.
In particolare, le nuove tecnologie come il monitoraggio da remoto consentono di rilevare eventuali corti circuiti ed intervenire per tempo.
Accumulatore
Che differenza c’è tra un impianto con e senza batterie di accumulo?
Un sistema fotovoltaico con accumulo ti permette di immagazzinare l’energia elettrica che produci durante il giorno e di utilizzarla durante la notte o quando c’è poca luce solare. Questo ti permette di ridurre la tua dipendenza dalla rete elettrica e di risparmiare denaro sulla bolletta elettrica.
Posso fare ora l’impianto e montare la batteria di accumulo in un secondo momento?
Assolutamente sì: le batterie possono essere montate su impianti già realizzati, sia di recente installazione, sia di impianti installati anche con il conto energia.
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